Il mio Re è differente

… i capi invece lo deridevano dicendo: “Ha salvato altri! Salvi se stesso, se è lui il Cristo di Dio, l’eletto”. Anche i soldati lo deridevano, gli si accostavano per porgergli dell’aceto e dicevano: “Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso”. (Lc 23, 35-37)

Poteva scendere dalla croce? Certo che poteva! Se avesse voluto, avrebbe potuto.
Ma mi chiedo: e io ci avrei ancora creduto ad uno che mi lascia da solo sulla mia croce mentre lui se ne va e fa lo splendido? (Hai presente qualche “amico” che ti lascia solo giusto quando avresti più bisogno di lui?)

Io mi sarei fidato ancora di uno che avrebbe pensato solo a sé? Gli avrei dedicato la mia vita?
Ecco perché io del Signore Gesù continuo a fidarmi. Perché il mio Re è differente.

Vedi, altri re hanno una corona d’oro, comandano (di solito sono posizionati un po’ più in alto), mandano gli altri a morire mentre loro restano al sicuro, tutto ruota attorno a loro, di fronte alle difficoltà si tirano indietro.
Gesù ha una corona di spine, serve (si abbassa a lavare i piedi dei suoi discepoli), va avanti, mette al centro Dio e gli altri, di fronte alle difficoltà non torna indietro. Il mio Re è differente!

Gesù non scende dalla croce, ama fino alla fine, rimane fedele al Padre. E a noi.

Come ha scritto Paolo Curtaz, “Solennità di Gesù Cristo re dell’Universo. Una titolazione un po’ aulica, forse desueta, ma che proclama con forza quanto i discepoli hanno sperimentato: Gesù è la risposta di ogni ricerca, e il mondo non sta precipitando nel caos, ma nelle sue braccia.
Gesù è la salvezza, l’unica salvezza, la mia salvezza. La tua, se vuoi”.

Oggi più che mai, avverto importante per me, per noi ritrovare il coraggio di fermarci presso il Signore (“Maestro dove dimori?” “Venite e vedrete”) e ripartire dalla preghiera, dall’ascolto di Dio nel nostro cuore per riconoscere le tracce del suo passaggio nella nostra vita.

Occorre che scegliamo di ritagliarci spazi di silenzio in cui ritrovare noi stessi, annebbiati come siamo da mille distrazioni e ricerca di gratificazioni

E scelgo anche oggi di fermarmi in silenzio di fronte al Signore perché è l’unico – se mi guardo bene attorno – non ci lascia soli con le nostre croci, ci resta accanto. Fino alla fine.

Tu, Signore, non ci lasci soli!

Buon cammino!

ps: posso darti una dritta? Questo post ti sembrerà strano fino a quando non troverai il tempo per pregare un po’

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