Aspetti qualcosa o Qualcuno?

Attendere.

In quaresima si fanno i fioretti! E in Avvento che si fa?

Si attende, dirai. Ok, ma chi? Perché? E questa attesa quanta presa ha sulla vita?

Abbiamo bisogno di vivere questo tempo per quello che è, ovvero un tempo in cui noi con le nostre speranze e le nostre attese ci incamminiamo simbolicamente verso Betlemme per vivere lì – con il cuore consapevole delle nostre povertà – l’Incontro che cambia la vita. Hai mai fatto esperienza di essere deluso da quella persona a cui avevi dato tanto … ti eri buttato a capofitto e poi ti sei accorto che c’eri solo tu? L’altro aveva scelto di non esserci, se non quando gli servivi! Niente di più.

Abbiamo atteso qualcuno e anche per tanto tempo, ma Colui che meritava le nostre attese ci ha trovati spesso distratti, persi nei nostri pensieri scombinati … L’Avvento è un’occasione preziosa per rimettere ordine nelle nostre attese più profonde.

Con la prima Domenica di Avvento comincia un nuovo anno liturgico, un percorso che ha al centro il Signore Gesù; anche la fede ha il suo calendario (ce ne hanno uno i tifosi sportivi con il calendario di campionato o delle coppe, ne abbiamo uno scolastico, uno civile …) e quello liturgico ruota attorno alla vita di Gesù Cristo, alla sua Pasqua di morte e risurrezione.

Come vivere questo Avvento, allora? Dal brano evangelico ascoltato durante la celebrazione, accogliamo l’invito di Gesù perché “i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e  … Vegliate in ogni momento pregando” (Lc 21, 34-26).

Un cuore non appesantito, un cuore che veglia e che alimenta questa sua veglia non scrollando le pagine dei vari social (quanto tempo investito così!), ma pregando.

Non “dicendo preghiere”, ma vivendo quei momenti in cui ti fermi e scegli di ridare fiato al cuore … quei momenti che dovremmo cercare tutti i giorni per trovare

una Luce nel buio,
una scintilla che ci riscaldi il Cuore,
una Parola che vinca i tanti rumori che ci distraggono da ciò che conta davvero,
un Soffio leggero che ci faccia sentire

amati nella libertà e nella gioia.

Non so te, caro lettore, ma io voglio vivere l’Avvento così. Non trascurando gli impegni di ogni giorno, ma liberando del tempo per restare in silenzio, per ascoltare la voce di Dio che sussurra al mio cuore, per parlare a Dio di me, dei miei fratelli e sorelle, per ascoltare Lui che con la sua Parola mi guida sui sentieri quotidiani in cerca di Pace.

Il tempo non è poco, è che lo sciupiamo andando dietro a ciò che pensiamo ci aiuti a non rimanere soli (abbiamo una grande paura della solitudine). Siamo cercatori di comunione vera e dovremmo cominciare a cercarla presso la fonte giusta.

Possano guidarci le parole di una preghiera della messa di Avvento (il prefazio I/A): “Ora egli viene incontro a noi in ogni uomo e in ogni tempo, perché lo accogliamo nella fede e testimoniamo nell’amore la beata speranza del suo regno”.
Il Signore ci viene incontro OGGI; alleniamoci a riconoscerlo nei fratelli e nelle sorelle e decidiamo di accoglierlo. Qui e ora.

Buon cammino!

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