Siamo fatti per la Pasqua, non per la Quaresima

Se qualcuno ci chiedesse come si vive per bene la Quaresima, con molta probabilità ciascuno di noi darebbe delle risposte ricche di particolari e di approfondimenti. Se qualcuno ci chiedesse “come si vive la Pasqua?”, avremmo la stessa dovizia i particolari? 
Non abbiamo mai meditato a sufficienza che SIAMO FATTI PER LA PASQUA e non per la Quaresima.

Dovremmo ricordarcelo più spesso. E allora risorgiamo con Lui, portiamo la sua luce, la sua ondata di aria fresca e pulita in ogni angolo della nostra vita. Solo per fare qualche esempio: smettiamola di illuderci che i grandi obiettivi non richiedano grandi sacrifici (ricordate la parabola della vita rappresentata dal chicco di grano? Se non muore non può generare nuova vita); cominciamo OGGI – anche se è Pasquetta (tanto, dove vogliamo andare!?!) a muovere il primo passo del cammino lungo che non ci porterà subito alla meta, ma ci toglierà dalla situazione in cui siamo; affrontiamo senza paura una salutare fase destruens (e ne abbiamo l’opportunità in questi giorni) per vivere al meglio la più bella fase construens mai vista nella nostra vita (facendo i conti in maniera realistica con quanto l’esperienza della quarantena ci sta rivelando su noi stessi e sugli altri!).
Vedete, ci sono fiori (le gerbere) che sono maturi solo quando la loro corolla è aperta e rivolta al Cielo. Proprio come può succedere a noi.

Buon cammino di Pasqua!

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