Prima Domenica di Quaresima, Domenica “delle tentazioni”. Potremmo anche chiamarla Domenica della riscoperta del nostra relazione con Dio. Che dite? In effetti, solo a partire da quella relazione – da non dare mai per scontata – si può capire cosa sia una tentazione. A Gesù, dopo quaranta giorni di digiuno, il diavolo offre soluzioni al problema della fame (non solo di cibo se si legge tutto il testo). Invita a scegliere ciò che è FACILE, non ciò che è GIUSTO.
Nella seconda proposta – viscido come solo lui sa fare – offre il potere in cambio della perdita della libertà (ti do tutto questo … a patto che adori me, afferma il divisore).
Il miraggio seducente – questa è la tentazione – alla fine si rivela per quello che è: buio assoluto in cui si rimane desolatamente soli.
Il Signore Gesù si affida alla Parola di Dio. E noi, a chi ci affideremo? Di chi ci fideremo nei momenti della fame?
Ecco perché ho bisogno di pregare. Per imparare a guardare la vita e le sue scelte con gli occhi di Dio, per distinguere ciò che è facile da ciò che è giusto ogni giorno.
Buona settimana