GIOVEDÌ DELLA PRIMA SETTIMANA DI QUARESIMA
Dal Vangelo secondo Matteo (7, 7 – 12)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto. Chi di voi, al figlio che gli chiede un pane, darà una pietra? E se gli chiede un pesce, gli darà una serpe? Se voi, dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele chiedono! Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti».
In un tempo di ingratitudine (e di pretesa) eretta a sistema, talvolta mi chiedo se davvero so che cosa voglio. Si vuole talmente tanto che non si sa cosa conti davvero.
Gesù è chiaro: “Basta chiedere!” E se chiedo, è perché mi fido! E se mi fido è perché so che non mi sarà dato nient’altro che il meglio per me. E cosa c’è di meglio per me se non di scoprire che sono pensato e amato da sempre (in Cristo, scrive San Paolo), custodito da sempre e per sempre (a meno che non scelga io di tirarmi fuori da questa comunione)?
Amare ed essere amato: il cuore del cuore!
Preghiamo insieme
Guidami.
Guidami, dolce luce,
nelle tenebre che mi sommergono,
guidami verso l’alto.
La notte è fonda e sono lontano da casa:
guidami verso l’alto!
Dirigi i miei passi, perché non vedo nulla;
fa che veda ad ogni mio passo. Amen