Ascolti il Vangelo di oggi e pensi: San Giuseppe sogna!
San Giuseppe non sogna da solo.
Egli sa sognare insieme a Dio e si lascia trasformare da quel sogno.
La storia di Giuseppe di Nazareth è la storia di un uomo “giusto” a cui il pensiero di far del male a qualcuno non passa neanche per la testa. Di fronte a ciò che non riesce a comprendere, fa tutto il possibile per rimanere fedele a Dio e per prendersi cura di Maria perché non le accada nulla di male. Mentre sta pensando tutto questo e di aver trovato la soluzione … Dio irrompe nella sua vita attraverso un sogno.
In quel sogno di Giuseppe con Dio tutto si fa chiaro; Giuseppe non guarda più la realtà solo con i suoi occhi, ma accoglie lo sguardo di Dio sulla storia in cui lui e Dio stesso ci stavano mettendo tutto il loro cuore.
ma noi … siamo ancora capaci di sognare?
Giuseppe, un uomo che nella sua vita offre lo spazio al sogno di Dio. Ed io, a quali sogni lego il mio cuore?
Vedi, non so tu, ma a me è capitato di dare molto ascolto e di credere alle parole che provenivano dalle mie paure, fino a quando un bel momento ho iniziato ad accogliere quelle che venivano da Dio… e ho iniziato a capire che tante volte mi mancava la “visione”, che ero troppo concentrato su “i fatti miei” per accorgermi di Dio, sul “tutto e subito” invece di imparare dal paziente lavoro di tessitura che Dio andava facendo tra le trame della mia vita.
Hai presente quella canzone di invocazione dello Spirito, Cerco la tua voce, in cui ad un certo punto si dice “Traccia a fili d’oro la mia storia e intessila d’eternità”? No? Ascoltala se puoi (ti metto il link alla fine).
Non sono ancora vecchio, ma posso dire che io non sono stato sempre 🔝, Lui sì.
Mi sono messo in cammino per capire quale fosse il suo sogno e cosa potessi fare perché
quel sogno diventasse un segno del suo Amore e del suo perdono.
Continua a sognare e, qualora avessi già smesso, riprendi a farlo con Dio, non da solo. Quando sogniamo con Dio – quando trovi il tempo per sintonizzare il tuo cuore con il suo – riesci a comprendere con stupore di essere al posto giusto in quella missione che è stata pensata per te.
Questo passaggio non avviene improvvisamente, né automaticamente, ma – proprio come accade per le sentinelle che di notte attendono l’alba – talvolta chiede tempi un po’ più lunghi, ma importanti per affinare la nostra sensibilità a non far confusione, a non prender lucciole per lanterne.
Ti lascio con un testo che mi ha accompagnato nei primi anni del mio ministero (lo ascoltai da Mons. Domenico Sigalini, uno degli organizzatori della GMG del 2000). Spero possa essere utile anche a te!
Il decalogo del sognatore
1) Sogna più che puoi, se vuoi sentirti libero e vivo.
2) Continua a sognare anche quando ti dicono: passerà!
3) Distingui tra sogni e bisogni , perché altrimenti te li spengono con le risposte.
4) I Santi hanno intercettato i sogni di Dio: stanali.
5) Per interpretare i sogni, hai bisogno di aiuto: basta anche un vecchio prete o frate, meglio se schizzato.
6) Difendi i tuoi sogni dalle lotterie e dagli oroscopi: te li bruciano.
7) Se i tuoi sogni li vedi alla TV, sono telenovele.
8) I sogni più belli sono fatti in stereo: con la Parola di Dio e la tua agenda.
9) Se sogni assieme ad altri, il sogno sta seminando speranza
10) Se nei tuoi sogni compare la croce, non cancellarli: stanno diventando realtà.
Fammi sapere quale di questi punti ha fatto centro nel tuo cuore.
Siamo quasi a Natale, non mi resta che augurarti buon cammino … forza, forza, forza!
In fondo, o sogni…o sei già vecchio!
Ciao.
Cerco la tua voce Buon ascolto!