Al termine di una giornata particolare come questa (un compleanno vissuto fisicamente in isolamento, ma circondato dall’affetto di tantissimi), mentre dico grazie a Dio e a tutti, ripenso a quel ragazzo del Vangelo della Messa di oggi, quello che ha solo cinque pani e due pesci eppure li dà.
Penso a Gesù che guarda la folla e pro-voca i discepoli chiedendo «Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?». E mentre Filippo prova a fare un po’ di conti («Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo»), Andrea presenta «un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci» e si domanda seriamente perplesso «ma che cos’è questo per tanta gente?».
Un ragazzo anonimo con poche cose nella bisaccia! A pensarci bene, inoltre, non è dato sapere come Andrea si sia trovato vicino quel ragazzo … fatto sta che questo ragazzo con quel che Andrea considerava “poco” ha compiuto il gesto più efficace perché quel poco diventasse molto:
l’ha messo nelle mani di Gesù.
E penso ai miei pochi pani e pesci, agli anni trascorsi e a questi giorni di quarantena vissuti ad ascoltare ed osservare con una velocità ridotta, ma anch’essa più efficace: affidare ogni volta alle Sue mani quello che si potrebbe tenere per sé!
Non ha un nome questo ragazzo del Vangelo … perché ha il nome di ciascuno di noi. E penso a tanti ragazzi e ragazze davvero in gamba a cui qualche volta sembra di aver poco da offrire perché non si sentono presi sul serio, eppure si sono dimostrati almeno una volta capaci di appassionati e generosi slanci per vivere all’altezza dei loro sogni! Li penso lì con Gesù che ha di fronte a sé le folle affamate e che se non avesse ricevuto da quel ragazzo quel “poco” … oggi non saremmo a contemplare la bellezza di fare qualcosa CON Lui PER tutti.
Penso che quel che a loro sembra poco, se vissuto in una logica di dono, può davvero generare un nuovo stile di vita dove ognuno vive facendo ogni santo (per davvero) giorno la sua piccola e benedetta parte!
Se è vero che la gioventù è un dato anagrafico e la giovinezza una dimensione spirituale, al termine di questa giornata ringrazio di cuore tutti ed auguro a ciascuno di custodire il sacro fuoco della giovinezza per affidare ancora al Signore i propri “cinque pani e due pesci” perché tutti ne possano mangiare. E ne avanzi pure!
Il Signore vi benedica!
donO