Un titolo come quello indicato può sorprendere per la Domenica di “Cristo Re dell’Universo”. L’immagine che accompagna questo breve commento alla Parola della celebrazione eucaristica odierna, di commenti non ne ha bisogno.
Sì, Cristo è Re dell’Universo: tutto “è stato fatto per mezzo di lui” e “in vista di lui” (Gv 1,10 e Col 1,16); in Lui tutta la creazione ritrova il suo senso di dono del Padre.
Cristo è Re anche di quel piccolo grande universo del nostro cuore. Ad ascoltare bene il Vangelo proposto nella liturgia si resta senza parole:
1. Il popolo stava a guardare (non parla più)
2. I capi lo prendono in giro: “Ha salvato altri” … e questo è il modo in cui sappiamo dire la nostra gratitudine
3. I soldati porgono aceto a chi aveva trasformato l’acqua in vino (Gv 2,1-11)
4. Uno, che proprio un bravo ragazzo non era, rimprovera l’altro “ladrone” di non saper riconoscere la presenza di Dio nella sua pena. Insomma, Dio non si pone di fronte, ma accanto a noi.
5. Una preghiera semplice che dice la consapevolezza di sé e di Dio: “Ricordati di me”.
Signore, stasera voglio pregarti così:
Fa’ che quando sono tentato di mollare,
quando ho voglia di mollare tutto,
quando la fatica e la sofferenza fiaccano il respiro,
quando penso che “non ce la faccio più”,
quando ho voglia di fregarmene perché tanto poi non cambia nulla,
quando mi arrabbio e verrebbe facile far uscire le parole peggiori dal cuore e dalla bocca …
Signore, fa’ che io mi ricordi di te e del tuo amore.
Hai voluto davvero salvare me, perché chi ama non può pensare prima a sé.
Ecco qui, nella partita più importante …
scacco matto all’egoismo!
donO
