Vieni Signore, entra nel mio cuore,
Tu che sei stato crocifisso,
che sei morto, che ami,
che sei fedele, veritiero, paziente ed umile,
Tu che ti sei fatto carico
di una vita lenta e laboriosa
in un solo angolo del mondo,
negato dei tuoi,
amato troppo poco dai tuoi amici,
tradito da loro, soggetto alla legge,
reso un giocattolo dalla politica sin dall’inizio,
bambino rifugiato, figlio di un falegname,
creatura che ha ricevuto aridità e futilità
in cambio dei suoi sforzi,
Uomo che ha amato
e non ha trovato amore in cambio,
Tu che sei stato lasciato solo,
che sei stato spinto
a sentirti abbandonato da Dio
Tu che hai sacrificato tutto,
Tu che ti metti le mani di tuo Padre,
Ti riceverò così come sei,
farò di te la più intima legge della mia vita,
Ti prenderò come fardello ed al contempo forza della mia vita
Quando ti accolgo
accetto la mia quotidianità così com’è.
Non ho bisogno di avere mio cuore
sentimenti sublimi da raccontarti.
posso mettere ai tuoi piedi
la mia quotidianità così com’è ,
poiché la ricevo da te,
la quotidianità e la sua luce interiore,
la quotidianità e il suo significato,
la quotidianità e la forza di sopportarla,
la sua assoluta familiarità.
Karl Rahner sj